E’ l’ennesimo scandalo italiano e, probabilmente si tratta di uno dei più sommersi. Si tratta di quello relativo ai giudici minorili onorari. E’ previsto dal nostro ordinamento, infatti, che dei “cittadini benemeriti” esperti in pedagogia, psicologia, psichiatria, sociologia o biologia possano lavorare nei tribunali minorili in qualità di giudici minorili onorari, ovvero magistrati privati. I giudici minorili onorari compongono il collegio esprimendo il loro parere di notevole rilevanza: 2 sono i giudici onorari e 2 i giudici togati nei tribunali minorili, mentre 2 sono i giudici onorari e 3 i togati in appello.
In Italia, nei 29 tribunali minorili ne operano all’incirca un migliaio.
Queste premesse sono obbligatorie per mostrare l’importanza di questa figura che necessiterebbe, quindi, della più totale imparzialità, imparzialità, però, che manca nella più gran parte dei casi. E’ stata l’associazione Finalmente liberi a scoprire il velo su una situazione veramente scandalosa che è attualmente ancora in essere in Italia. Dopo una lunga indagine, infatti, è stato scoperto che ben 151 giudici onorari nei tribunali minorili e 54 nelle corti d’appello operano in conflitto d’interessi.
Il motivo del conflitto d’interessi riguarda il rapporto di dipendenza tra questi giudici e le case famiglia o i centri per la protezione dei minori. E’ palese che un giudice che lavora per una casa famiglia o per uno dei centri per la protezione dei minori, tenderà a prediligerli nelle nomine, oltre a mandare spesso dei bambini in una di queste strutture senza necessità e per il mero guadagno.
La speranza è che il CSM possa a questo punto esprimersi sulla situazione e risolverla definitivamente per il bene dei bambini.
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