Addebito della separazione

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Comportamenti che configurano addebito nella separazione

Perché si possa attribuire ad un determinato fenomeno e comportamento la crisi matrimoniale, essa non doveva sussistere prima che la crisi stessa iniziasse. Ad esempio, se due coniugi da tempo litigano e sono in disaccordo, non avrebbe senso eccepire una colpa nella separazione a carico di quel coniuge che, dopo anni di instabilità, abbia deciso di intraprendere una relazione extraconiugale.

La Corte di Cassazione stessa ha ribadito diverse volte che i comportamenti in violazione degli obblighi e dei doveri del matrimonio devono essere la causa della crisi, per fondare l’addebito della separazione. Spesso e volentieri tale concetto è stato ripetuto in relazione al tradimento: l’infedeltà non causa, ma successiva ad una crisi matrimoniale, non è una violazione degli obblighi che derivano dal matrimonio che possa dar luogo ad una pronuncia di addebito.

Esempi invece di comportamenti che configurano addebito nella separazione sono l’infedeltà coniugale che fonda la crisi matrimoniale, la violazione ingiustificata dell’obbligo di coabitazione disposto dall’articolo 144 del Codice Civile, la violazione dell’obbligo di contribuire economicamente ai bisogni della famiglia, e violazione del dovere di assistenza e collaborazione morale fra i coniugi.

addebito della separazione

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Può configurare l’ipotesi in questione il rifiuto di seguire e di prendersi cura del proprio coniuge in un momento di difficoltà o di problemi di salute, o in un momento del quale egli sia bisognoso di assistenza.

Addirittura, è stato ritenuto fatto idoneo a fondare l’addebito della separazione il rifiuto, protratto per sette anni, di avere rapporti coniugali con il proprio coniuge. Tale fatto, che la giurisprudenza ha riconosciuto come una lesione della dignità e della personalità del coniuge, è stato altresì ritenuto un venir meno rispetto agli obblighi di solidarietà coniugale ed è stato ritenuto causa di addebito della separazione.

Fra i comportamenti in questione possono essere inclusi anche quelli che abbiano recato un grave pregiudizio all’educazione della prole.

Come si può intendere, quindi, le tipologie di comportamenti che possono rientrare nel novero di quelli “in violazione dei doveri coniugali” sono davvero numerose, ma devono trattarsi di comportamenti che hanno dato il via alla crisi matrimoniale e quindi è consigliabile rivolgersi ad un avvocato familiarista.

Inoltre il coniuge incolpevole deve provare in maniera completa i comportamenti sui quali fonderebbe la richiesta di addebito all’altro coniuge. Il giudice, in sede di valutazione, deve ovviamente verificare la loro veridicità ed altresì che il comportamento dell’altro coniuge fosse risultato del tutto ingiustificato.

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